Renato
Spagnoli
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l’artista
in mostrA
interventi critici
Acquasanta
Terme 1971
Foto Alfredo Libero Ferretti |
INTERVISTE e INTERVENTI
Discorso al vernissage Mostra antologica “A Renato
Spagnoli” Ecomuseo dell’Alabastro,
Castellina M.ma (PI) 2006 Ringraziamenti Agli Enti patrocinatori Alle Autorità: Sindaco, Assessore Organizzatori, Raffaela Sateriale, Roberto Russo e altri Per Francesca Pepi che ha scoperto molte cose nascoste Per quanti mi hanno sopportato in questi mesi Invitato a visitare il museo, per una eventuale mia esposizione,
ho avuto come primo impatto turbativo la foto grande dei cavatori. Più di 150 persone già vecchie nei loro 40/50 anni, più molti
ragazzi. Poi gli ambienti di lavoro, così rozzi, sporchi … Come avrebbe potuto legare il mio lavoro così pulito, calibrato
e controllato con quest’atmosfera di fatica, di pericoli, di fame ? Questa mostra la dedico anche a loro, anche io come loro, come
forse pochi sanno, per campare ho fatto i lavori più pesanti ed umili,
sopportato le angherie dei caporali, e le buste paga leggere che sarebbero
volate al primo vento. Ho preso la terza media nel ’43 con molte bombe sulla testa e
poco pane in tasca. Frequentato persone la cui cultura erano ingiurie e parolacce.
Ma non mi sono arreso. La fortuna e la costanza mi hanno fatto incontrare persone di
livello culturale diverso, persone curiose di sapere che cosa c’era di là dal
muro e di là dalla collina. Ho iniziato una nuova vita, anche faticosa, ma fruttuosa, fatta
di scoperte, di barriere da superare, di ideologie culturali da conquistare. Era un mondo nuovo che era presente, ma, come invisibile, si
nascondeva dietro l’ignoranza e l’oppressione della cultura del passato. Del mio lavoro parlano le opere ed i critici. Ed è un lavoro che ho sempre messo in discussione confrontandolo
sia con il mio degli anni precedenti che con quello di altri, ma sempre
legato ai nostri tempi presenti, sulla linea di confine che non è né passato
né futuro. Ed è per questo che è sempre nuovo. Questo filo conduttore costante e la fortuna di non essere stato
istituzionalizzato ha permesso il riscatto di una vita che mi si presentava
sbiadita. Ed ecco qui una parte molto importante del mio lavoro. Invito chiunque ancora giovane, ad impegnarsi in una attività
culturale, anche per poche ore. Può migliorare la propria vita. 5 agosto 2006 |
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